Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto per la modifica dell’ISEE, (Indicatore Situazione Economica Equivalente). Le modifiche entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2015.
L’ISEE è indispensabile per accedere a servizi come asili, tasse universitarie, servizi pubblici e tutte le detrazioni fiscali.
Per richiedere il calcolo dell’ISEE, il contribuente deve presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, la DSU, ad un Centro di Assistenza Fiscale o direttamente gli uffici dell’INPS della propria zona.
Il nuovo ISEE si determina tenendo conto di:
- reddito del nucleo familiare;
- patrimonio mobiliare;
- patrimonio immobiliare con riferimento all'imponibile IMU (non più ICI);
- composizione del nucleo familiare con il numero dei figli e l’eventuale presenza di minori disabili;
1) Ci sono meno possibilità di autocertificazioni perché i dati bancari, immobiliari e di altro genere vengono acquisiti attraverso l’incrocio di dati in possesso di Agenzia delle Entrate, Banca Dati dell’Anagrafe e altri registri.
2) Il nuovo ISEE terrà in considerazione anche:
- assegni di mantenimento percepiti;
- cedolare secca;
- trattamenti assistenziali;
IMPORTANTE:
Con le nuove regole sarà possibile aggiornare la propria situazione economica quando si perde il lavoro (più in generale quando il reddito diminuisce di almeno il 25%) senza aspettare che il peggioramento delle condizioni venga prima registrato dalle dichiarazioni fiscali; si potrà in questi casi presentare una dichiarazione particolare per ottenere l'ISEE corrente.
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