Disoccupazione: il senso di impotenza appresa (Parte 1)
Pare del tutto evidente quanto la condizione di disoccupazione determini nelle persone un forte disagio interiore, oltre che arrecare danni sotto il profilo economico.
La grande difficoltà ripetuta a trovare lavoro e la ricerca costante nel tempo di un impiego stabile, con esiti non soddisfacenti o del tutto transitori (se non nulli), genera quello che in Psicologia viene definito "Senso di Impotenza appresa".
La learned helplessness, ossia appunto l’Impotenza appresa, sta ad indicare lo sviluppo di un atteggiamento sostanzialmente rinunciatario che conduce a diminuire lo sforzo per tentare di modificare il corso degli eventi a seguito della ripetuta esposizione ad vicissitudini incontrollabili (la mancanza di risposte all'invio di curriculum, l'assenza di opportunità conformi alle proprie aspettative, l'accesso a selezioni con un numero di candidati enorme che riduce le possibiilità di successo etc..).
Quando le possibilità di trovare lavoro diventa una sorta di chimera, si instaura un meccanismo a spirale con una graduale crescita di un profondo senso di frustrazione che, a sua volta, produce possimismo, svalutazione di sé, ed una forte diminuzione del desiderio di relazione con l'esterno.
Quasi si creasse una sorta di effetto alone, tale senso di impotenza va spesso ad inondare altri aspetti della quotidianità, lasciando l’individuo in un solitario senso di abbandono ed alienazione definibile “autoalimentante”.
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo
ciuffinifabio@gmail.com
3200298136
Sito Web
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