Disoccupazione: il senso di impotenza appreso (Parte 2)

Parte 1 Clicca qui

Quando l’autostima tocca livelli bassi, al limite della tangibilità, il circolo vizioso che ne consegue comporta il tentativo di reagire agli eventi  utilizzando passivamente strategie già applicate in passato adatte magari a certi contesti specifici, ma probabilmente di modesto successo in scenari diversi in cui i mercato del lavoro richiede sostanzialmente una grande flessibilità anche in termini di idee, di innovazione, e soprattutto di competenze.

Anche la volontà di trovare soluzioni risente cioè di questa catena di negatività, portando il soggetto ad una sempre più profonda disistima di sé.

Molte persone disoccupate risentono fortemente di questo effetto, alternandosi tra momenti di rabbia e desiderio di infrangere qualunque ostacolo, a fasi di totale sconforto nelle quali molte delle loro aspettative vengono disconosciute.

Ma esistono dei modi per poter affrontare questo senso di impotenza?

Circoscrivere un fallimento o una situazione di forte penalizzazione significa infatti individuare e mettere in risalto attività e sfaccettature del Sé ( quindi del proprio essere in relazione con il mondo) che possono invece presentare momenti di successo, di positività, di gratificazione.

La vita di una persona è fatta di molti aspetti, nonostante la nostra mente tenda a concentrarsi solo laddove sia rilevabile una massiccia emergenza.

Il prendersi cura di sé significa darsi una chance per trovare le energie necessarie ad affrontare le problematiche della vita, vuol dire in poche parole consentire a se stessi di portare rispetto per la propria persona, che necessita di energie tangibili per affrontare i problemi.

Chiudersi nella spirale dell’Impotenza appresa significa inondare tutto ciò che circonda una persona delle medesime ombre che si insidiano nella learned helplessness, facendola così crescere, occupare altro spazio, facendola cioè guidare pienamente la vita e penalizzando oltre modo l’autostima soggettiva.

Per questo motivo diventa importa attuare processi di orientamento e di recupero delle competenze, necessarie a riattivare punti di forza individuali, esperienze positive, risorse presenti ma mai impiegate per davvero.

Attraverso "Sportello Amico" a Prato, questo è ciò che desideriamo fare!

Dr Fabio Ciuffini
Psicologo
ciuffinifabio@gmail.com
3200298136
Sito Web